Le conseguenze dei cambiamenti climatici sul Peperone di Senise IGP
29 Agosto 2023“U pajis ru zafaràn”: Il Peperone di Senise IGP nuovamente protagonista di eventi culturali e gastronomici
8 Ottobre 2023
Sono introvabili le collane di peperoni cruschi (=croccanti), ottenute dalla disidratazione del Peperone di Senise IGP. L’intera produzione del 2022 è stata venduta e quella di quest’anno non è ancora pronta per la commercializzazione. Tale situazione non vedrà miglioramenti almeno fino a inizio ottobre, quando saranno disponibili i primi volumi di prodotto essiccato.
Il clima ha condizionato fortemente le coltivazioni già in fase dei trapianti. A spiegarci cosa è accaduto negli ultimi mesi è Enrico Fanelli, imprenditore e presidente del Consorzio di Tutela del Peperone di Senise IGP.
“Per molti associati la raccolta è partita solo da una decina di giorni, con un ritardo di circa un mese. In tutta la regione Basilicata, trovare una collana essiccata è diventato impossibile. Da settimane stiamo ricevendo molte telefonate dai clienti storici, ma purtroppo il prodotto essiccato non è ancora pronto. Le frequenti piogge di maggio hanno fatto ritardare la messa a dimora delle piantine, posticipando tutte le fasi della stagione e della lavorazione, anche perché in questi mesi estivi l’andamento climatico non è stato favorevole. L’essicazione naturale dei peperoni, che avviene per esposizione indiretta ai raggi solari oppure in locali arieggiati, è appena iniziata. L’arrivo dell’autunno ci preoccupa, poiché potrebbe allungare il periodo di essiccazione delle bacche e far aumentare la percentuale di scarto”.
Come se non bastasse, si registra una flessione delle rese fino al 50%. “Le temperature roventi di luglio hanno aggravato la situazione, generando una forte riduzione produttiva in campo – riprende il presidente – I prezzi del fresco sono schizzati in alto, arrivando a 3,00 €/kg. Per l’essiccato, invece, si prevedono quotazioni di 40-50 €/kg rispetto ai 30-40 €/kg della passata stagione. Vogliamo augurarci che settembre e ottobre siano caratterizzati da un clima mite, come accaduto lo scorso anno”.
Nella stagione in corso, le superfici certificate sono 50 ettari, con 37 aziende iscritte al Consorzio.
Author: Vincenzo Iannuzziello