Crusco di Senise: apologia di un peperone
15 Luglio 2019Emergenza Coronavirus: vendite quasi azzerate e ingenti perdite per il peperone di Senise Igp
2 Aprile 2020A fine maggio scrivevamo del ritardo nel trapianto del Peperone di Senise IGP. Ad oggi, quel ritardo di oltre 20 giorni sta creando alcuni problemi nella fornitura delle attività commerciali, specie nei canali horeca. Per sapere a che punto sono le coltivazioni, abbiamo chiesto a Enrico Fanelli, agricoltore, ma anche presidente del Consorzio di Tutela del Peperone di Senise IGP.
“Ci sono stati dei ritardi e, di conseguenza, si è avuto un posticipo della produzione, determinando così conseguenze commerciali nella consegna del prodotto trasformato/essiccato. Rispetto allo scorso anno, infatti, quando nei primi giorni di agosto quasi la totalità degli agricoltori già raccoglieva una bella parte della produzione, attualmente solo alcuni hanno iniziato con la raccolta del peperone”.
“Solo ora la maggior parte dei frutti iniziano ad andare in maturazione. Nelle scorse settimane, si sono registrati dei problemi legati al forte caldo: gli sbalzi termici, tra le ore diurne e quelle notturne, possono determinare delle carenze alla pianta e al frutto. La raccolta del nostro peperone è legata al clima. Nulla toglie che potremmo terminare le operazioni di raccolta anche ad ottobre, ma i peperoni raccolti con temperature più fresche possono essere soggetti a una essiccazione più lenta, oltre a una possibilità di marciumi più elevata”. “Durante questa estate, diversi ordinativi non hanno potuto essere evasi. Con il rientro dalla pausa estiva, le città si riempiono e i canali horeca iniziano con gli ordini. I peperoni che sono stati raccolti nella prima decade di agosto non sono ancora secchi, pertanto non possono essere ancora distribuiti, proprio perché necessitano di qualche altra giornata di essiccazione. Il disciplinare bandisce ogni mezzo meccanico a tal fine: l’essiccazione deve infatti avvenire all’interno di locali adatti. La nostra speranza è che il caldo continui a farsi sentire per qualche altra settimana ancora, in modo da permettere alle “collane” di peperoni di potersi disidratare nel miglior modo possibile, così da dar vita al noto e gustoso peperone crusco“.
“Il ritardo, dal punto di vista commerciale, determina una mancata soddisfazione della domanda, un rallentamento degli ordini e una lieve riduzione del fatturato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il prodotto però rimane di qualità, rappresentando una delle eccellenze orticole lucane. Le aziende che investono nel peperone di Senise IGP stanno aumentando; un segnale che ci fa ben sperare non solo per garantire una maggiore offerta, ma anche per portare avanti quelle che sono le tradizioni di un’intera regione”.
Author: Vincenzo Iannuzziello